Sogno e Realtà
Dieci giorni fa, a seguito di un attacco informatico, questo sito è sparito dalla faccia della terra. Il lavoro dei grafici e degli sviluppatori, le splendide illustrazioni di Laura e i miei testi, il frutto gustoso della collaborazione tra persone diverse, tutto si è dissolto come neve al sole.
La fragile inconsistenza del mondo virtuale, a cui tanto ci affidiamo oggigiorno, mi ha fatto pensare a un sogno che ho fatto e che qui vi riassumo.
Ero in un paese del Mugello, una bellissima area geografica della Toscana, e volevo acquistare il biglietto ferroviario per tornare a casa, ma i due commessi della tabaccheria in cui ero entrato non avevano intenzione di darmelo.
Prima ne stampavano uno dal costo sbagliato, chiaramente in eccesso, poi ignoravano le mie rimostranze iniziando a servire altri clienti e alla fine ne emettevano uno da più di mille euro con destinazione Samarcanda, chiaramente a presa per il culo, come si dice dalle nostre parti.
A quel punto, arrabbiato come una bestia, ho preso il telefono per chiamare i carabinieri e nel momento in cui ho iniziato a parlare, la mia vera voce mi ha fatto svegliare.
Così, disteso nel letto, ho potuto sentire prendere corpo il sollievo per le mie reali condizioni, mentre svanivano le ultime eco di una collera montata per qualcosa che era esistita solo nella mia mente.
L’effetto presenza che ci garantisce la sensibilità corporea è davvero il miglior alleato che possiamo avere in questi tempi di distrazione continua, dove immagini e parole si uniscono formando bolle variopinte, qualche volta meravigliose e talvolta deprimenti ma sempre pronte a svanire, proprio come i sogni e i dati digitali.
Giulio Sartori
Condividi questo articolo
Ultimi approfondimenti
Ottobre 15, 2025
Ottobre 15, 2025
Ottobre 15, 2025