L’ansia

Published On: Luglio 15, 2024

L’emozione dell’ansia si instaura ogni volta che uno stimolo, vero o immaginato che sia, provoca in noi una risposta di allarme.

A differenza delle altre emozioni che smuovono il corpo, l’ansia lo blocca.
Bloccare il corpo è un’azione che comporta un notevole impiego di energia, la colonna vertebrale si tende e irrigidisce come nella posizione militare dell’Attenti, l’attività respiratoria inizia a coinvolgere anche i muscoli di torace, spalle e collo diventando più faticosa e se l’emozione è intensa si tende a trattenere il fiato.
Inoltre, l’addome e i muscoli del pavimento pelvico si contraggono e il baricentro si solleva rispetto alla sua posizione di riposo e smette di oscillare in avanti e in dietro. Rigidità e baricentro più alti peggiorano l’equilibrio causando instabilità e agitazione.

Funzionalmente l’ansia allerta il corpo e i sensi per consentire una valutazione più accurata dello stimolo che la provoca, garantendo la risposta comportamentale più corretta.
Se sei un uccello che vive sugli alberi e avverti odore di fumo, è vitale accertarne la causa: se è un incendio allora scappi, se invece è una stufa a legna, magari quella di nonna Elena, sai che è l’ora della pappa.

Detta così non sembrerebbe un problema da curare, ma quando l’ansia diventa una condizione cronica questo diminuisce la capacità di percepire il proprio addome, che abbiamo visto essere il luogo della calma, e così si genera un circolo vizioso.
Come al solito il mio invito è di verificare facendo esperienza e grazie a dio col metodo Moghet le cose son più facili a farsi che a dirsi.

Giulio Sartori

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