La pancia

Published On: Agosto 20, 2024

In questo articolo condivido alcune considerazioni riguardo alla muscolatura addominale e spiego il tipo di allenamento praticato nelle lezioni del metodo Moghet.
Per avere un’idea abbastanza accurata di quel che accade all’interno dell’addome, andrebbero studiate alcune migliaia di pagine di testi di fisiologia, mentre tutto quel che desideriamo comunemente dalla cintura muscolare che lo circonda è che sia tonica.
Pure l’impiegato più sedentario nutre il desiderio di avere l’addome atletico.
Lungi da me discutere di gusti estetici, ognuno ha i suoi, ma vorrei esporre un semplice dato di fatto: tutti noi siamo al mondo perché per nove mesi di gravidanza siamo stati accolti dentro una pancia femminile assai distesa.
Senza quella capacità espansiva non potremmo nascere.
Con questo non voglio dire che i nostri addominali servano solo a contenere, per questo sarebbe bastato avere una bella cintura di tessuto elastico stile gibaud, ma che questa sia sicuramente una funzione di primaria importanza che non dipende dal tono muscolare, anzi.
Un’altra credenza diffusa è quella che gli addominali tonici aiutino a stare in piedi. Anche in questo caso, basterebbe osservare l’evidenza che i bambini ci mettono sotto gli occhi con le loro bellissime pance, per avere qualche dubbio a riguardo (per la precisione, ergersi è una funzione dei muscoli della colonna vertebrale che si chiamano, appunto, erettori del rachide, mentre gli addominali sono, proprio di questo movimento, gli antagonisti).
Si può avere una nuova prospettiva sul ruolo della cintura addominale solo se consideriamo anche la sua funzione percettiva. Come qualsiasi altro muscolo volontario del corpo, anche la pancia sente i movimenti che fa e il suo stato di tensione o di rilassamento. In questo caso, essi dipendono da tre cause: l’attività degli organi interni, la respirazione e le emozioni.
Una pancia sensibile, per esempio, comunica se abbiamo mangiato a sufficienza, troppo o troppo poco e prima ancora se quello che abbiamo nel piatto ci piace o meno o se abbiamo realmente fame. Tutte queste informazioni, però, hanno valore solo se siamo in grado di percepire bene l’addome nella sua condizione di calma che, come abbiamo visto, è un’emozione correlata a un certo tipo di respiro.
Da quanto detto fino a qui, comprenderete che l’unico allenamento relativo all’addome che viene usato nelle nostre sessioni è quello della sua sensibilità, che è uno degli strumenti più importanti per la consapevolezza di se.
E poi, lasciatemelo dire, io le femmine con la pancia scolpita non le posso proprio guardare.

Giulio Sartori

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