Disgusto

Published On: Luglio 19, 2024

Insieme al piacere, il disgusto è l’emozione che più smuove la nostra pancia ma
mentre il piacere ci spinge ad avvicinarci e includere, il disgusto ci fa allontanare ed escludere quello che non è gradito.

L’atto di vomitare è l’esempio più chiaro di come agisce questa emozione: i muscoli addominali si contraggono intensamente, il baricentro arretra, apriamo la bocca e svuotiamo lo stomaco. Lo stesso meccanismo permette anche l’espulsione forzata di aria dai polmoni per tossire.
In entrambi i casi, il disgusto agisce utilizzando la fase espiratoria del nostro respiro e la contrazione dei muscoli addominali, mentre il piacere li fa rilassare durante l’inspirazione.

Provare disgusto è necessario per tenerci lontani o liberarci da ciò che può danneggiarci, che sia cibo avariato o una cattiva compagnia, è l’emozione che esce con la parola no o, a seconda dell’educazione ricevuta, con il no grazie.
Come molti di voi avrete notato, spesso il casino è quando non esce niente o esce tutto insieme, ma anche in questo caso il problema non è nelle strategie che madre natura ha sviluppato per facilitarci la vita ma nell’incapacità, acquisita, di chi le usa.

Giulio Sartori

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